Sono, da sempre, una lettrice.
E' incredibile quanto sia stato efficace, nella mia vita, trovare nel libro un interlocutore per tutti i miei stati d'animo.
Questo perché non sempre si ha la fortuna di imbattersi in relazioni affettivi e sociali disponibili in quel momento. Pertanto, inconsciamente, sceglievo e scelgo le mie letture sempre inerenti ai miei intimi pensieri. Mi sono accorta, dunque, che leggendo il mio pensiero è stato costantemente stimolato.
Mi rendo conto, infine, che tutte le mie scelte degli studi svolti erano sempr
e inerenti a tutta quella coscienza che mi si era formata dialogando incredibilmente con i libri.
Sono un'umanista e ho sempre affiancato agli studi letterari gli inevitabili risvolti psicologici e filosofici. Tale ricerca mi ha portato a definire un vettore dentro di me, che concilia sia lo studio e l'analisi della mia materia sia lo studio e l'analisi della mia persona. Quindi, è stato naturale per me qualificarmi nell'ambito del Counseling a Mediazione Artistica.
Leggendo, in particolare, romanzi ho verificato sulla mia pelle che l'attitudine all'immaginazione è stata notevolmente stimolata e credo sia stata una grande porta, perché io sviluppassi anche una sensibilità artistica.
Il mio personale metodo si serve di tutto ciò che fa parte della dimensione non ordinaria vòlta a essere relazionata con la coscienza. Il libro rimane per me una delle migliori occasioni di auto-analisi; pertanto, è proprio con questo criterio che propongo il mio percorso.
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