martedì 18 aprile 2023

La mia casa


La memoria è abitazione di luoghi; partenza e ritorno; strade polverose, orizzonti di montagne, binari che attraversano deserti, viaggio nel tempo della storia dentro di noi. 

Osservare con particolare cura, guardare con occhi diversi dal consueto. Ieri pomeriggio, durante un laboratorio di narrazione autobiografica, ho ricevuto una sollecitazione di scrittura che mi ha fatto emergere emozioni inaspettatamente sopite e riflessioni feconde. Mi è stato chiesto di percorrere le stanze della mia casa e di scrivere le impressioni emerse, le sensazioni provate, quei luoghi della casa che amo di più o quelli che vorrei cambiare.

Percorrendo le stanze, attraverso una sensorialità capace di sviluppare cura e ascolto in grado di scoprire nessi e costruire ponti tra aspetti del reale, è nato un viaggio, che mi ha permesso di percorrere il passato e il presente di una vita, trascorsa in questa che è la casa della mia infanzia e ora della mia adultità. Ricordi fuggevoli e leggeri, lampi di memoria: i miei nonni, i miei cani, i miei genitori; la casa vuota e poi le feste con gli amici, le voci, i volti, quella finestra  che guarda sul cortile interno del palazzo da cui mio nonno si affacciava e che ora ospita le mie orchidee.

Un ricominciare ad ogni istante: la mia casa, un luogo che sa contenere il passaggio di generazioni, di storie attraverso le quali la vita si dispiega, un posto dove si incontrano memoria e futuro: le intuizioni dell'infanzia, la dolcezza della memoria che si arrampica a un universo di nostalgia e desiderio, di affetti familiari e valori archetipici. 

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