Napoli, 19 Settembre 2021.
In visita al Duomo di San Gennaro nel giorno del rinnovo del famoso miracolo, mi imbatto in un banchetto di articoli religiosi, tra cui notai un libro: San Gennaro non dice mai di no.
Giuseppe Marotta, scrittore e sceneggiatore italiano, torna a Napoli dopo vent'anni di assenza.
Siamo nel 1947 e Marotta mette in scena una Napoli segnata dalla guerra, che tuttavia conserva il proprio coraggio, che riesce ad esprimersi attraverso la saggezza, la creatività e il disperato istinto alla sopravvivenza del suo popolo.
Lo sguardo di Giuseppe Marotta - da sapiente giornalista di inchiesta - racconta le storie dei pescatori, dei galantuomini, dei pupari e dei mariuoli. Ma dove l'autore, a mio parere, regala pagine di commovente liricità è proprio nella descrizione elegiaca della città: dai vicoli chiassosi alla bellezza struggente della costa del Golfo, dalla potenza generosa e distruttrice del suo Vulcano, fino alla poesia godereccia dei suoi rituali culinari. E Marotta li traduce in un linguaggio colmo di poesia, che fa sentire al lettore un afflato disperato che sembra riscattare proprio quella narrazione descrittiva che permea tutto il romanzo.
Connessioni:
https://www.youtube.com/watch?v=5fBT4NXdYcA&list=PLTDsguwu3lWTZfMVC7ddPEdpfcVEjspUv&index=3
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