Mi piace pensare al libro come a una essenza condensata, che è in grado di mettere a terra una parte di me e di farla dialogare con il mondo.
Mi incanta raccontare i libri che leggo: gioisco nel momento in cui conduco il mio interlocutore in un viaggio all'interno di un mondo che è nuova scoperta.
Tale lettura partecipata nasce dal forte desiderio di narrare ciò che il libro secondo me esprime
, ovvero di condividere quella porzione di mondo che ci leggo dentro e che è anche mia.
Io credo che la condivisione della lettura sia la promozione di una piccola guarigione collettiva, una festa espressa in modo intimo, un mettere a disposizione dell'umanità quello che ognuno di noi svela di se stesso e che è disposto a portare agli altri.
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