venerdì 29 gennaio 2021

Lo spazio sacro della lettura

Un universo senza tempo; un luogo dove gli individui si incontrano; un giardino in cui crescono rose


che definiscono perimetri di erba bagnata e cieli in cui la luna e il sole sorgono nello stesso istante.

Leggere è stato per me un atto di autonomia, una affermazione categorica della mia essenza, un gesto di profondo senso di ciò che veramente ero e di ciò che veramente volevo. Da quando ero bambina il momento della lettura ha rappresentato uno spazio sacro, che ho difeso con tutte le mie forze affinché nulla e nessuno potesse interferire entro i confini di un cielo di energia sacrale.

La lettura è un atto che supera e travalica l'ordinario, va ad aprire un universo altro, nel quale entro a piedi scalzi, con un inchino per presentarmi. Mi avvicino con delicato tatto e rinnovata saggezza entro il mistero dell'altro da cui ha inizio una vita nuova, che viaggia parallela alla mia.

Un luogo intimo; un tempo che scorre personale, vissuto, corporeo; esistenze si compenetrano, gli avvenimenti si realizzano entro confini di realtà parallele, dove si ha la possibilità di apprendere conoscenze straordinarie. E' una questione di affinità e sintonia: è disponibilità all'altro, un dialogo che continua nel silenzio.

Una barca a vela che vola sulla cresta di onde azzurre, lasciando che sia il vento a guidare la rotta e aggiustando la direzione solo quando sia necessario. Un rifugio, un tempo di riflessione, dove si può perdere il controllo rispetto a  tutto ciò che ti fa andare solo dritto, per aprirsi ad uno spazio illimitato dove si scorgono antri di bellezza senza ritorno, facendosi cullare dalla tempesta e dal sale sulla faccia, rimanendo disponibili al senso del mistero attraverso il contatto con la realtà. 


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