Sono pagine e pagine.
L'Amore non si può contenere, anche quando esiste in un tempo di distruzione.
E allora la scrittura prende il ritmo della tua musica,
abbassa i toni quando è la Terra a parlare
e li innalza al Cielo quando la voce inneggia al Divino.
E si vive una tensione, un continuo inesauribile desiderio,
quando intorno c'è la Morte.
E cammino in strada - fantasma tra i fantasmi -
e penso che ora solamente vorrei vedere il Mare,
che ogni cosa pulisce e porta via.
Vorrei incontrarmi con Lui, come in un nuovo Battesimo,
una pioggia che lava via antichi odori e prepara a nuovi inizi.
E' la tua Musica che conduce ora
- anche la poesia -
e mi collega a Cielo e Terra.
Pulsazioni, ritmo, sonorità che sale dai piedi lungo la schiena,
sconvolge le viscere perché ha tante voci.
La Musica mi culla
in questo mio autistico andare e tornare.
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